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La scienza di riciclare, gestire, smaltire gli scarti
Di Mario Grosso e Maria Chiara Montani (2015)
Editore: Zanichelli
Un tempo c'era solo la discarica. Oggi la filiera dei rifiuti parte prima e sempre più spesso, dopo la raccolta differenziata
con i trattamenti biologici dell'umido, l'estrazione di ulteriori materiali riciclabili e il recupero dell'energia nei termovalorizzatori, in discarica non ci arriva proprio.
Per capire cosa succede ai nostri rifiuti, partiamo dai problemi quotidiani di una famiglia che potrebbe essere la nostra - dove butto la carta di un cioccolatino che ha dentro del metallo? - e arriveremo a una panoramica su tutto il ciclo dei rifiuti: termovalorizzatore, discarica, fino al problema delle scorie radioattive.
Ciò che buttiamo cambia nel tempo e non solo in quantità.
Basta pensare agli scarti dell'elettronica, inesistenti fino a poco fa. Il miglior rifiuto è quello che non si produce, ma arriveremo mai a rifiuti zero? Forse no, ma possiamo prevenire la produzione di scarti con il design ecologico e l'aiuto della tecnologia.
Metodi e strumenti di governo della sicurezza territoriale e ambientale
Di Daniele Fabrizio Bignami
(2010, Maggioli Editore)
Difendere cittadini e proprietà da frane, alluvioni, terremoti e altri disastri è un sen¬timento spontaneo dell'uomo, un dovere istituzionale, una professione impegnativa. Il raggiungimento di risultati in questo campo richiede il dispiegamento di strategie e azioni compiute, che siano esiti di costante e accurata preparazione, programma¬zione e pianificazione.
L'opera presenta e analizza nel dettaglio come agisce, oggi, la protezione civile in Ita¬lia, delineandone le necessarie dimensioni metodologiche e interdisciplinari, rico¬struendo gli strumenti tecnici a disposizione, la maturazione organizzativa, fino agli sviluppi normativi e operativi più recenti. Il lavoro evidenzia il ruolo potenziato, ma delimitato, che dovrebbe assumere la protezione civile, anche attraverso l'illustra¬zione della fragilità del nostro territorio, la descrizione di alcuni dei grandi disastri che hanno colpito l'Italia e la riflessione su alcune carenze che caratterizzano il nostro sistema di difesa dai disastri.
Il testo, fruibile non solo per un approfondimento specialistico, adottato nel corso di studi in Ingegneria per l'ambiente e per il territorio del Politecnico di Milano (sede di Milano), si offre come supporto per un miglior governo della sicurezza territoriale e ambientale, per l'approfondimento di un tema di attualità tecnica e giornalistica, ma spesso non sufficientemente approfondito, e per la diffu¬sione di uno spirito civico più responsabile e consapevole di fronte alle calamità, capace di innescare strategie attive e tempestive di riduzione del rischio.
L'esposizione del nostro territorio a calamità naturali e l'intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi rendono la difesa del suolo un tema sempre più attuale nell'ambito dell'ingegneria ambientale, insieme all'analisi delle dinamiche idrologiche e idrauliche finalizzate allo studio delle condizioni di rischio e alla progettazione dei necessari interventi di mitigazione.
Questo volume nasce con l'intento di condividere con il lettore l'esperienza professionale maturata dagli autori proprio nella risoluzione delle problematiche legate al delicato equilibrio tra le dinamiche naturali dei corsi d'acqua e gli insediamenti urbani e le infrastrutture antropiche in genere, riunendo in un unico testo gli strumenti necessari alla comprensione e successiva modellazione dei fenomeni idrologici e idraulici tipici dei bacini idrografici e del reticolo idrico superficiale.
Grazie alle specifiche competenze degli autori è stato possibile concretizzare nel testo tutti gli aspetti dell'argomento trattato, unendo alla pratica applicativa e progettuale, nonché alle tecniche di modellazione numerica, una rigorosa trattazione teorica necessaria per l'inquadramento e la comprensione delle dinamiche che caratterizzano i processi fisici in esame.
Il coinvolgimento di AIAT è una diretta conseguenza del comune desiderio di promuovere la professionalità di chi opera in un ambito dove, spesso, il maggior riconoscimento deriva dalla soddisfazione di poter mettere la propria professionalità al servizio della collettività.
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Il Gruppo Elettrogeno è formato da ingegneri ambientali e giuristi, esperti di politiche energetiche, risparmio energetico e tutela dei consumatori.
Dopo la liberalizzazione del mercato energetico, tutti possono scegliere a chi pagare la bolletta dell'elettricità e del gas. Per questo assistiamo a una crescente campagna pubblicitaria di aziende che promettono risparmi e tutela dell'ambiente.
Come districarsi tra le numerose offerte?
A partire dalla lettura della bolletta, una pratica guida che analizza le offerte e fornisce ai lettori tutti gli elementi per scegliere la migliore opzione, con un occhio di riguardo al risparmio e all'ambiente.
Venti schede analizzano le offerte delle aziende-da Enel a Edison, da Sorgenia a E.On- con un occhio di riguardo alle tariffe applicate, alle opzioni "verdi", alla trasparenza e alla correttezza dei contratti, alla qualità del servizio e del rapporto coi clienti.
La seconda parte del libro invece è dedicata al risparmio energetico in casa e all'autoproduzione.
Si tratta di un testo divulgativo che affronta il complesso tema della produzione e del consumo di energia, dei suoi impatti sull'uomo e sull'ambiente, delle politiche per la mitigazione dei cambiamenti climatici e la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. Il testo riporta anche una serie di esempi concreti di buone pratiche nell'utilizzo dell'energia e aiuta il lettore a svolgere personalmente alcune valutazioni quantitative.
Promosso ed edito dalla Fondazione Achille e Giulia Boroli, il libro è stato originariamente pensato per gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori e quelli dei primi anni dei corsi universitari triennali, ma abbiamo poi deciso di dare al testo un taglio sufficientemente divulgativo per raggiungere un pubblico più vasto interessato al problema della relazione fra energia e ambiente.
"A qualcuno piace caldo", il titolo tradisce la seconda grande passione dell'autore, Stefano Caserini, collaboratore decennale del DIIAR del Politecnico di Milano e socio AIAT di lunga data, quella per la cinematografia. Ma nel libro non si parla di cinema, bensଠdi cambiamenti climatici, analizzando in particolare un aspetto della questione: quello degli scettici o, per dirla con un termine più diretto, dei "negazionisti". Lo scetticismo è un elemento fondamentale del progresso scientifico, ma quando si trasforma in negazionismo allora le cose cambiano. L'Autore propone quattro criteri per individuare un negazionista e distinguerlo da uno scettico. Citando testualmente:
Il primo è l'estremizzazione: un negazionista è molto in disaccordo con le tesi più accreditate, su punti fondanti, non sui dettagli. Il secondo è la superficialità delle tesi alternative proposte, la mancanza di approfondimento e il disinteresse a fornire un quadro alternativo coerente, che superi una seria revisione critica. Il terzo è il rifiuto a riconoscere gli aggiornamenti, il continuo uso di argomenti vecchi e screditati. Il quarto è la tendenza all'insulto: il negazionista spesso attacca direttamente e personalmente chi la pensa diversamente.
Il libro scorre velocemente. Dopo una simpatica descrizione schematica dell'evoluzione del pensiero negazionista, la prima e la seconda parte sono dedicate ad illustrare puntualmente, e smentire con adeguate evidenze scientifiche, i principali argomenti negazionisti. La trattazione è leggera, chiara, talvolta ironica.
Ma la parte più divertente è sicuramente quella sui profili negazionisti, dove con dissacrante ironia l'Autore descrive le gesta e le affermazioni di nomi noti e meno noti che si sono affacciati sulla scena del negazionismo climatico: dal Lindzen "double face", a Lomborg, il famoso "ambientalista scettico" che qua diventa l' "ambientalista selettivo" che sceglie dalla letteratura scientifica solo poche e specifiche pubblicazioni, ignorando le altre, al Prof. Zichichi, che sostiene di essere stato il fondatore dell'IPCC, a Franco Battaglia che, dopo aver calcolato le emissioni di CO2 prodotte dai moscerini, si convince del fatto che l'effetto serra è solo una grossa bufala.
I toni diventano però più seri e preoccupati nella parte finale, dove si affronta la posizione dei grandi organi di informazione italiani sulla tematica, troppo spesso attratti dalle sirene del catastrofismo, che si traducono però in titoloni ad effetto e poco più. E dove, soprattutto, si analizza la scarsa incisività delle (pochissime) misure messe in atto per affrontare la problematica dei cambiamenti climatici ("Pensare globalmente, rinviare localmente").
Completa il libro una corposa e robusta sezione di riferimenti bibliografici (più di 20 pagine), a testimonianza della notevole mole di lavoro e di analisi che ne ha accompagnato la stesura.
Recensione a cura di: Mario Grosso
Il particolato fine atmosferico sta ricevendo grande attenzione da parte della comunità scientifica e dei responsabili politici della qualità dell'aria, con riflessi inevitabili sull'opinione pubblica sempre più sensibilizzata al problema. E' quanto mai necessario quindi conoscere tutti i risvolti di un fenomeno, non certo nuovo ma che solo di recente è emerso, sulla spinta di conclamati effetti sulla salute delle popolazioni esposte. A differenza di inquinanti storici largamente regolati dalle emissioni primarie per i quali le politiche del controllo hanno conseguito importanti risultati, per il particolato fine gli studi segnalano una specifica complessità , associata in larga parte alla varietà delle fonti primarie e secondarie che rendono fortemente non lineare la relazione emissione ¬ concentrazione in atmosfera. Carenze ancora significative sul ruolo delle sorgenti antropiche e del fondo naturale rendono gli interventi ancora incerti negli effetti e non facili da praticare. Questo volume si propone di fare il punto sul tema, raccogliendo i risultati delle maggiori esperienze sviluppate finora in Italia e negli Stati Uniti, dove la ricerca nel settore è attiva già da molti anni. Nell'intento di esplorare tutti gli aspetti salienti dell'argomento e di raccogliere le esperienze maturate in posizioni diverse lungo la filiera in cui si articola il fenomeno, i contributi al testo provengono da autori del mondo della ricerca, delle aziende e dei gestori pubblici della qualità dell'aria. Ciò che si ricava dall'attuale stato delle conoscenze, soprattutto se calate in un contesto territoriale che disponga di un congruo numero di osservazioni su adeguate scale spaziali e temporali (è il caso in Italia della Pianura Padana), consente di intraprendere interventi utili, anche se la battaglia per il rispetto degli standard che la UE si è data si prospetta lunga e difficile. Nel frattempo dall'ala del problema centrata sulle granulometrie più basse, emerge la spinosa questione del numero di particelle ultrafini, che mostrano effetti specifici sull'organismo di soggetti esposti ma non sono rappresentate dagli attuali standard basati sulla massa: sarà l'oggetto delle nuove e ancora più difficili sfide che si delineano all'orizzonte dei prossimi anni.
A cura di R. Vismara, M. Grosso, M. Centemero (2009, Dario Flaccovio Editore)
Il biorifiuto è la quota biodegradabile dei rifiuti solidi urbani,costituita prevalentemente da scarti di cucina, del verde, dei mercati.Nonostante la carenza di un quadro normativo ben definito e organico alivello europeo, stanno prendendo avvio in Italia numerose esperienzedi gestione virtuosa di queste frazioni, a partire da avanzate modalità di raccolta domiciliare fino alla produzione di energia rinnovabile,sotto forma di biogas, spesso abbinata alla generazione di ammendanti ofertilizzanti, sotto forma di compost.
La produzione di compost ed energia dal biorifiuto rappresenta dunqueun tassello fondamentale dei sistemi più avanzati di gestioneintegrata, e il mondo delle imprese e dei servizi pubblici necessitaquindi di orientamenti precisi e indirizzi tecnologici approfonditi perdecidere le strategie future che in questo campo muovono moltecentinaia di milioni di euro all'anno.
Nell'attesa dell'imminente pubblicazione della "Direttiva Biowaste", eprendendo le mosse dal recente "libro verde" sulla gestione deibiorifiuti nell'Unione Europea, questo volume propone un quadrocompleto e aggiornato di tutti gli elementi necessari per un correttoapproccio alla tematica: a partire dall'inquadramento legislativo estrategico e passando per le tecniche di ottimizzazione della raccolta,ampio spazio viene dedicato alla descrizione delle tecnologie dicompostaggio, trattamento meccanico-biologico, digestione anaerobica,bioessiccazione. Vengono infine analizzati il tema dellacertificazione, relativa sia ai prodotti compostati ottenibili che allabiodegradabilità dei materiali avviabili ai processi, e quellodell'analisi del ciclo di vita per una corretta valutazione dellefiliere alternative di trattamento.
di Massimiliano Nart (2007, EPC libri)
Il testo è una guida pratica sia per coloro che si avvicinano per la prima volta al settore dei materiali geosintetici, che per i progettisti più esperti già da tempo impegnati nella progettazione di interventi di drenaggio e rinforzo dei terreni con materiali geosintetici.
Download - Rinforzo e drenaggio dei terreni.doc
a cura di Gianluca Ruggieri e Pietro Raitano (2008, Altreconomia)
Diciotto interventi di massimi esperti internazionali nel campo della produzione, dei trasporti e della politica: Ugo Bardi, Guido Viale, Andrea Poggio, Federico Butera, Toufic El Asmar, Robin Wheeler, Enzo Ferrara, Luca Pardi, Enrico Euli, Alessandro Volpi, Gianni Silvestrini, Michael Dittmar, Hermann Scheer, Wolfgang Sachs, Sherif El Sabaie, Marco Pagani, James H. Kunstler, Luca Mercalli.
Il mondo e la fine del benessere a buon mercato
La progressiva riduzione della disponibilità delle fonti fossili pone alla nostra generazione sfide enormi
Il petrolio non è solo quello che finisce nei motori delle nostre auto. Il petrolio è ovunque: negli oggetti, nel cibo, nei farmaci... Il petrolio ci ha garantito energia e benessere a buon mercato. E il petrolio finirà . Molto prima che questo accada, il mondo sarà sconvolto dalla scarsità di greggio. Diciotto esperti di fama internazionale rispondono a questa domanda: come cambieranno le nostre vite quando non potremo più contare sull'abbondanza di petrolio? Ovvero: dove vivremo? Che cosa mangeremo? Come produrremo energia? Prenderemo ancora l'aereo? E come cambieranno i rapporti politici
internazionali, la finanza, la medicina... In mancanza di facili soluzioni a portata di mano, La vita dopo il petrolio prova a indicare possibili sentieri da percorrere assieme: alternative affascinanti per cogliere la più grande sfida della nostra generazione.
Metodi, strumenti e tecnologie per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente
Nel titolo di questo volume si introduce per la prima volta un'espressione nuova: "valorizzazione energetica". Non si tratta semplicemente di una nuova definizione alternativa a "risparmio energetico" o a "efficienza energetica" per esprimere lo stesso concetto, ma di un'espressione che sintetizza un "approccio" nuovo. La riqualificazione energetica degli immobili, con tutti gli strumenti disponibili, non si pone più come una risposta a un'emergenza ma come nuova strategia di mercato. Riqualificare dal punto di vista energetico un immobile, più che un insieme di interventi tecnici di ottimizzazione, diventa un'azione di valorizzazione. Sarà il mercato, con le sue regole, a definire il valore aggiuntivo di questa qualità . Il passaggio da un progetto di "efficienza" a un progetto di "valorizzazione" energetica, comporta un allargamento degli attori coinvolti che non possono essere più solo tecnici esperti, il cui contributo rimane irrinunciabile, ma devono necessariamente essere tutti coloro i quali hanno un ruolo decisionale. Il volume, quindi, ha lo scopo e la finalità di far capire a chi dovrà decidere non solo quali sono le motivazioni che possono portare alla realizzazione del progetto di valorizzazione energetica, ma anche gli strumenti, le tecniche e, soprattutto, il percorso più corretto che deve essere fatto per raggiungere l'obiettivo con il migliore rapporto costi-benefici.
a cura di: M. Giugliano, M. Grosso, L. Rigamonti (2009, CIPA Editore)
Si tratta del più aggiornato compendio in materia in cui si raccolgono i contributi dei tecnici ricercatori più qualificati attivi da anninel settore e protagonisti dell'evoluzione tecnico-scientifica che ha caratterizzato, nel corrente decennio, lo sviluppo delle applicazioni processistiche e impiantistiche nei vari settori della gestione integrata dei rifiuti solidi urbani.
Sette contributi sono dedicati alla raccolta differenziata e coprono in particolare i quattro settori merceologici che l'ultima Direttiva della Unione europea 2008/98/CE ha individuato come prioritari e che trattano specificatamente del riciclo del vetro, dei materiali cellulosici, del legno, degli imballaggi in acciaio, dell'alluminio, della plastica.
Circa la metà del testo è inoltre dedicata, con una decina di contributi, al recupero di energia attraverso trattamenti termici dei quali vengono approfonditi i più significativi aspetti processistici e tecnologici nonché le ricadute ambientali delle emissioni, oggi ridotte dall'impiego della migliore tecnologia a livelli largamente al di sotto degli stessi limiti ammissibili di legge.
I contributi raccolti nel testo coprono altresଠgli altri aspetti coinvolti nella applicazione dei principi della gestione integrata e riguardano i trattamenti biologici, la valutazione con analisi LCA, gli aspetti economici, la tariffazione dei servizi di igiene ambientale.
Il testo raccoglie 23 contributi di 27 Autori con specifica competenza nel settore da ciascuno di loro trattato, che sono stati coordinati a cura del professore Michele Giugliano e dell'ingegnere Mario Grosso, ambedue docenti al Politecnico di Milano con specifiche, settoriali competenze sulla pratica applicazione del principio di gestione integrata, e dell'ingegnere Lucia Rigamonti, giovane ricercatrice esperta di analisi del ciclo di vita applicata alla gestione dei rifiuti.
L. Rigamonti, M. Grosso
(2009, Dario Flaccovio Editore)
Quale destino attende carta, plastica, vetro, acciaio,alluminio, legno in vista della loro fuoriuscita dal mondo dei rifiuti e del loro rientro nel circolo dei materiali di consumo? Fino a che punto spingere le raccolte? Quali sono i materiali che è più conveniente riciclare? Quali le priorità ? Come si collocano tali operazioni nei confronti del recupero di energia e più in generale nell'ambito di una gestione sostenibile dei rifiuti?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui il volume, frutto di una serie di ricerche svolte presso la Sezione Ambientale del Dipartimento IIAR del Politecnico di Milano, si propone di rispondere, con un taglio molto tecnico e utilizzando l'approccio dell'analisi del ciclo di vita (LCA) per le valutazioni comparative.
Il volume risulta cosଠuna miniera di informazioni sulle tecnologie di riciclo dei materiali da imballaggio, sulle emissioni nell'ambiente, i consumi energetici e di materie prime, ideale per tutti coloro che decidono di avventurarsi nel mondo del riciclo con uno sguardo attento e critico.